La sfida del privato nei parchi pubblici
Intervista alla giornalista Elena Guerri dall’Oro.
La prima risposta è la cultura, che nella nostra città eterna di certo non manca. Per chi si chiede il perché di un nome, Trait d’union, anello di congiunzione, dato all’associazione socio-culturale creata a Roma nel 2011 dalla giornalista Elena Guerri dall’Oro, il punto di partenza è senz’altro la cultura. Intesa come «colonna valoriale per le generazioni future» e come «ponte in grado di unire popoli e idee». Ma c’è anche una seconda risposta, ed è l’amore. «Amore per Roma», sottolinea la Guerri dall’Oro, una città che, se si ama, si ama con tutto il cuore e che, per questo, dovrebbe essere amata da tutti e in ogni suo angolo. Per continuare a farci sognare l’eternità.
È per questo che, nel 2012, Trait d’Union cresce con l’ingresso di due architetti romani, Chiara de Rossi e Marina Cimato, e prende in affidamento dal Comune di Roma Capitale lo storico Giardino di Sant’Alessio all’Aventino, accettando il compito di custodire, mantenere e abbellire un pezzo di storia della capitale. In cambio di cultura e accoglienza. […]
di Natalia Albensi
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