Trait d'Union Onlus

Lettera al Sindaco Ignazio Marino

Egregio Sindaco Ignazio Marino,

desidero riferirLe una situazione riguardante i Giardini a Roma e in particolar modo il Giardino di Sant’Alessio, all’Aventino.

Due anni fa, con la Associazione che presiedo, Trait d’Union Onlus, abbiamo preso in adozione il Giardino in oggetto, con Determina Dirigenziale n. 1410 del 9/7/2012, rinnovataci l’anno seguente.

In questi due anni ci siamo occupati di tenerlo assicurato, pulito, manutenuto, aperto dalle 8 alle 20 quotidianamente al pubblico, senza mai, occorre sottolinearlo, trarre guadagno alcuno, ma bensì spendendo migliaia di euro tratti dalle tasche dei nostri Soci.

Questo per rendere quel servizio civico che riteniamo Roma meriti da parte dei Cittadini più virtuosi e che pensano di dare anche un buon esempio, facendo un servizio alla Cittadinanza e sollevando le casse sempre in affanno della nostra amata Capitale.

A sorpresa questa estate, con una delibera, la n. 207 del 9 luglio 2014, di cui non comprendiamo la ratio e men che meno l’utilità, non ci è stata rinnovata l’adozione, a noi come ad altre decine di Associazioni che negli anni si sono impegnate  a tenere in ordine uno spazio, piccolo o grande, di verde urbano a Roma.

La domanda che Le rivolgo, come Cittadina prima che come Presidente di Onlus è:

se Roma è in difficoltà, come è sotto gli occhi di tutti nel mantenere il proprio verde urbano in ordine, perché è stata pensata e firmata una delibera così paradossale?

Perché almeno il Comune non si è sostituito al nostro operato?

Il giardino langue in uno stato di totale abbandono, tra erbe alte come nella savana, piante che avevamo messo a dimora che sono morte per l’assenza di cure, sporcizia di ogni genere e bivacco dei senza fissa dimora, sotto gli occhi esterrefatti dei Residenti e dei turisti.

Questo in uno dei siti più belli di Roma e quindi del Mondo.

Purtroppo questa estate sul Corriere della Sera abbiamo letto del degrado del Gianicolo e di Trastevere, o di vie in quartieri residenziali con il Fleming.

Nel nostro piccolo anche noi abbiamo ricevuto lamentele dei residenti dell’Aventino, che credendo fossimo ancora noi ad occuparci del Giardino di Sant’Alessio, hanno fatto rimostranze sul suo attuale stato di abbandono, sporcizia e degrado.

Mi creda nessuna coppia di innamorati o mamma con bambini può pensare di metterci più piede.

Le allego una delle lettere di lamentela ricevute (per rispetto Le ometto quelle con gli insulti), foto recenti che testimoniano quanto le ho detto; viceversa su come fosse tenuto il Giardino durante il nostro affido, può se crede, visitare il sito: www.giardinosantalessio.org che andremo a chiudere a giorni.

Per noi una beffa come mai accaduto prima.
Per Roma un danno di immagine e vivibilità drammatico!

Cordialmente,

Il Presidente
Elena Guerri dall’Oro